03/01/2023 |Progetti

Il volontariato d'impresa

Il Volontariato d’Impresa come pratica di Responsabilità Sociale d'Impresa nasce negli Stati Uniti, dove la sua grande diffusione negli anni ‘90 presso numerose aziende ne ha dimostrato la crescente importanza come strumento di gestione strategica del loro impegno nella comunità, oltre che di leva per le politiche delle risorse umane.

Partendo dal suo successo in USA, il Volontariato d’Impresa è stato promosso anche a livello europeo, inizialmente nel Regno Unito, per poi diffondersi negli altri stati fino ad arrivare in Italia, prima presso imprese di origine anglosassone, in seguito diffondendosi ad altre.

 

Volontariato di impresa: definizione

 

La definizione che comprende in modo più puntuale le diverse sfaccettature nelle quali tale attività di volontariato si declina, è quella utilizzata da Fondazione Sodalitas, fondazione nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda e riconosciuta a livello nazionale come la prima organizzazione in Italia a promuovere la Sostenibilità d’Impresa:

 

“Il Volontariato d’Impresa è inteso come il progetto in cui l’impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno di organizzazioni non profit, durante l’orario di lavoro”.

 

Si tratta, dunque, di attività il cui motore della solidarietà è l’azienda in prima persona. Per questo si può parlare del Volontariato d’Impresa come un’attività tipica della Responsabilità Sociale d’Impresa che concilia due stakeholder dell’azienda: la comunità di riferimento e le risorse umane.

 

Tipi di volontariato di impresa

 

Partendo dalla definizione generale si possono distinguere due grandi tipologie di Volontariato d’Impresa:

  1. Esperienze di Volontariato d’Impresa realizzate da aziende che si “limitano” a promuovere ed incoraggiare il coinvolgimento attivo del personale in iniziative del Terzo Settore;
  2. Esperienze di Volontariato d’Impresa in cui i vertici aziendali e una o più̀ organizzazioni non profit decidono di sviluppare in collaborazione un vero e proprio progetto per la realizzazione di un’esperienza. In questo caso, quindi, vi è una pianificazione congiunta di obiettivi, tempi, modalità e risorse da impiegare lungo ciascuna delle fasi del progetto.

 

 Alcuni esempi di attività di Volontariato d’Impresa possibili:

 

  • La messa a disposizione di competenze specifiche e trasferimento di know-how dalle aziende verso le associazioni;
  • Il distacco temporaneo del personale a supporto di progetti delle organizzazioni non profit;
  • La partecipazione a eventi locali (es: raccolta fondi, interventi per la sensibilizzazione su temi specifici della cittadinanza);
  • L’organizzazione della “Giornata del volontariato aziendale” a supporto di una o più organizzazioni non profit;
  • Il supporto a programmi educativi nelle scuole.                         

                                                       

I benefici del volontariato di impresa 

 

Sempre Fondazione Sodalitas che abbiamo citato prima, è impegnata da anni in ricerche che vanno ad analizzare le ragioni e la soddisfazione dei tre attori coinvolti nelle azioni di Volontariato d’Impresa: aziende, dipendenti delle aziende, ETS.

 

I benefici riscontrati per le aziende che hanno messo in atto programmi di Volontariato d’Impresa sono:

  • Miglioramento del rapporto con il territorio;
  • Aumento della brand reputation: maggiore consenso e visibilità presso la comunità di riferimento;
  • Miglioramento della relazione con gli stakeholder e sviluppo di nuove collaborazioni;
  • Rafforzamento nei dipendenti e nei collaboratori del senso di appartenenza e della motivazione;
  • Aumento dell’attrattività per nuovi talenti.

 

Accanto a questi si affiancano i vantaggi riscontrati dagli enti di Terzo settore:

  • Modalità attraverso cui dare concretezza ed estendere la propria mission;
  • Allargamento del proprio campo di azione verso nuovi target;
  • Acquisizione di maggiori competenze organizzative e gestionali;
  • Modalità attraverso cui ricevere contributi economici da parte delle imprese partner;
  • Strumento per ottenere maggiore visibilità e notorietà
  • Creazione di una consapevolezza maggiore della comunità nel suo complesso.

 

Infine, quelli per i dipendenti:

  • Aumento della soddisfazione e della motivazione che derivano dal rispondere ad un bisogno concreto della comunità o di persone fragili;
  • Sviluppo di nuove competenze, in particolare le soft skills;
  • Sviluppo del pensiero innovativo e l’apprendimento reale verso l’esterno;
  • Opportunità di condividere un’attività sociale con i colleghi offrendo un’occasione di relazione e di socializzazione;
  • Occasione di avvicinarsi al volontariato.

        

 

Volontariato di impresa: l’esperienza di CSV con Itas Mutua

 

Da anni CSV e ITAS Mutua lavorano insieme con l’obiettivo di sostenere il mondo del volontariato nell’acquisizione di nuove competenze e per promuovere lo scambio tra Terzo Settore e mondo profit. Nel corso del 2022 è iniziata una collaborazione per favorire la crescita di ITASolidale, associazione nata nel 2006 dalla volontà di ITAS Mutua, Comitato per la solidarietà dei dipendenti ITAS, Gruppo agenti ITAS per sostenere economicamente progetti di rilevanza sociale e favorire la crescita e la diffusione della cultura della solidarietà, e sviluppare i valori del volontariato all’interno dell’Azienda anche attraverso l’attivazione di progetti di Volontariato di Impresa.

In particolare, è stato avviato un processo di ascolto e coinvolgimento del personale della Mutua con tre obiettivi:

  1. rilevare i bisogni dei dipendenti sui temi della solidarietà e del volontariato locale;
  2. promuovere la conoscenza di ITASolidale all’interno di ITAS Mutua, non solo nella sede di Trento, ma in tutte le sue sedi nazionali;
  3. raccogliere idee per sviluppare e innovare ITASolidale.

 

Per realizzare questo processo sono stati utilizzati due strumenti differenti: un questionario online inviato a tutto il personale della Mutua per svolgere un’analisi quantitativa; un focus group con una ventina di persone per un approfondimento qualitativo.

Possiamo riassumere alcuni spunti interessanti tra quelli raccolti.

Prima di tutto, emerge la volontà del personale di approfondire la conoscenza delle associazioni presenti sul territorio e delle possibili occasioni di volontariato nelle quali attivarsi. Un altro tema forte è la connessione tra i valori mutualistici propri di ITAS e la prossimità al territorio, dove  ITASolidale gioca un ruolo fondamentale nel fare da ponte tra azienda e comunità. In continuità su questa linea si inserisce la curiosità di alcuni di coloro che hanno preso parte alla rilevazione anche di partecipare attivamente ad iniziative di volontariato aziendale mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze.

 

Quello che è stato raccolto dall’ascolto e dal confronto con i lavoratori e le lavoratrici di ITAS sarà la base da cui partire per le nuove proposte di attività sul 2023 nella rinnovata collaborazione tra CSV Trentino e ITASolidale per la costruzione di un piano di sviluppo condiviso che promuova e rafforzi la cultura mutualistica e della solidarietà e la partecipazione del personale all'associazione.